Sfogliando le riviste patinate, soprattutto femminili, ultimamente è sempre più frequente imbattersi in descrizioni illustrate della cosiddetta moda hygge o hygge lifestyle. Il concetto che sta dietro la parola hygge non è altro che quel modo di concepire lo spazio da parte dei popoli nordici, scandinavi in particolare, che li porta ad imprimere negli ambienti quotidiani una idea di accoglienza, calore e colore estremamente originale.
Inverni lunghi, freddi, con pochissime ore di luce, hanno favorito il nascere di un concetto di ambiente accogliente e di intimità che si esprime negli interni illuminati da candele profumate, nelle serate trascorse assieme agli amici, con una birra in mano, illuminati e riscaldati dal fuoco del camino, magari giocando a scacchi o a backgammon. In poche parole è l'arte di accontentarsi e di godere delle piccole gioie che ognuno può concedersi. Niente di speciale, nulla di nuovo.
Non credo che i danesi siano felici grazie allo Hygge, piuttosto credo che lo Hygge sia la conseguenza di un approccio più sereno e realistico dei popoli scandinavi alla quotidianità. E' più facile vivere bene ed essere felici, restando con i piedi per terra, godendo di quello che si ha, senza fare i megalomani. Non si può parlare di una moda hygge in Italia, perchè non ci sono le premesse per una sua diffusione in paesi come il nostro dove vige una mentalità completamente aliena al modo di essere scandinavo e danese in particolare. Nel paese delle tante chiacchiere e dei pochissimi fatti, delle ore passate a boccheggiare davanti alla tv o allo smartphone, ve la immaginate una serata in compagnia di un libro, completamente immersi nel silenzio, illuminati soltanto dalla flebile luce di un paio di candele?
