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lunedì 21 aprile 2014

WICCA E FEMMINISMO

Wicca e Cristianesimo:due religioni che si contrappongono.
Il principio femminile che si oppone a quello maschile:la Wicca è una religione femminista?
Il cristianesimo che esclude la donna dalla celebrazione del culto,è spesso ritenuto una religione patriarcale e maschilista,mentre la Wicca dovrebbe essere l'esatto opposto con il culto della Dea ed il ruolo importante della sacerdotessa nell'ambito della coven.

Ridurre una religione a maschilista o femminista,svilisce enormemente la funzione di un culto che dovrebbe avere finalità ben più importanti che quello di soddisfare l'ego di genere di chi pensa di servirsi ad un supermarket spirituale,servendosi a proprio piacimento delle idee che gli fanno più comodo.

Pensare alla Wicca come soluzione anticristiana,alternativa al cattolicesimo tradizionale,è addirittura umiliante,e poco rispettoso per gli stessi wiccan.
Significherebbe relegare il fenomeno a puro elemento di reazione,negandogli il diritto di esistere se non come realtà che vive di luce riflessa.

La stregheria non può limitarsi a rappresentare una valvola di sfogo per donne frustrate che cercano un riscatto in una nuova moda spirituale,più o meno passeggera...
Chiedersi se sia più importante lo stregone o la strega,il Dio o la Dea,è del tutto fuorviante.
Una religione non può ridursi a perpretare un pregiudizio di genere:come in ogni ambito c'è chi sa e chi non sa,chi può e chi non può,chi ha più risorse e chi ne ha di meno. E basta.

A dispetto del parere di sedicenti teologhe,con lauree conseguite grazie alla raccolta punti carburante,elaborare complesse e rigide teorie a proposito di un culto flessibile e dalle numerose correnti, che differiscono enormemente l'una dall'altra,è quantomeno azzardato.
Ancor più irragionevole,è avventurarsi in ulteriori contrapposizioni uomo-donna che dovrebbero essere finalmente superate e non ulteriormente accentuate,per muoverci finalmente verso una nuova era di luce,di serenità e concordia universali.

sabato 12 aprile 2014

IL MISTERO D' INIQUITA'

Il Mistero d'iniquità: l'umanità si interroga sul perchè del male del mondo,della sofferenza,della miseria morale e materiale che umilia quotidianamente vecchie e nuove generazioni.
Il Male si autogenera,si fa più forte,tuttavia,con la scelta di non uscire dal circolo vizioso fatto di sconfitta e rassegnazione.
Ecco il vero Mistero d'iniquità: l'uomo (e la donna) che rifuta la dimensione spirituale,accettandola,al massimo,come moda esteriore in un contesto di superficiale materialismo ma non come percorso in cui impegnarsi seriamente.
Neppure l'onnipotenza divina può fare che via sia un delitto più grande di questo: un'intera società che autodistrugge se stessa.
Come colei che sprofonda nelle sabbie mobili e rifiuta di afferrare la corda che può tirarla fuori,così l'umanità si degrada nell'incredulità,si autocondanna ad una realtà fatta di malvagità,tradimento e sofferenza infinite...
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